L'emergenza Covid-19 e il conseguente lockdown hanno cambiato profondamente le abitudini di tutti noi, dai singoli cittadini alle imprese, dalle istituzioni al commercio. In molti c'è la consapevolezza che difficilmente si potrà tornare alla “normalità”, a quella situazione pre-Covid, che per anni ci ha rassicurato nelle sue modalità consolidate, ma si dovrà per forza pensare a una New Normal, ovvero una nuova realtà che porterà a cambiamenti significativi nel mondo del lavoro, dell'impresa e dei comportamenti individuali che modificheranno a loro volta i nostri stili di vita.
Un interessante studio Nielsen, pubblicato da Il Sole 24 Ore, rileva l’impatto della pandemia e del lockdown sui fenomenti digitali ed evidenzia come la trasformazione in atto renda necessario per le imprese essere presenti in maniera evoluta e autorevole su Internet e sui Social.
Sottolinea anche il fatto che questi fenomeni digitali erano “già esistenti sottotraccia, ma che per diverse ragioni nel nostro Paese erano ancora indietro nello sviluppo o nell'espressione piena delle proprie potenzialità”.
L'arretratezza del nostro Paese nei riguardi della digitalizzazione è confermata dagli ultimi dati del DESI (Indice di digitalizzazione dell'economia e della società) recentemente pubblicati dalla Commissione UE, che collocano l'Italia al terzultimo posto fra i 28 Stati membri dell'UE con un punteggio pari a 43,6 (rispetto al dato UE del 52,6) con una forbice crescente rispetto a Francia, Germania e Spagna.
In Italia però la pandemia ha determinato una forte accelerazione verso il digitale, l'approccio stesso delle persone nei confronti del digitale è cambiato. Proprio per questo motivo le aziende devono cogliere questo importante cambiamento come una sfida, un'opportunità per innovare il proprio sistema imprenditoriale e produttivo.
Bisogna riconoscere che, durante l'emergenza Covid-19, molte aziende hanno abbracciato con grande entusiasmo e professionalità le opportunità messe a disposizione dal digitale per continuare a lavorare, ad avere contatti con i clienti e per presentare i propri prodotti.
Innanzitutto la maggior parte delle aziende, rispondendo alle misure adottate dal Governo per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica previste dal decreto del 23 Febbraio 2020, si è vista costretta ad adottare per i propri lavoratori lo Smart Working o Lavoro Agile, scoprendo che poi non era una soluzione così negativa; a conferma che spesso i grandi cambiamenti avvengono sotto la spinta di una necessità.
Secondo i dati dell'Osservatorio del Politecnico di Milano lo Smart Working, prima del Coronavirus, veniva utilizzato solo marginalmente dalle nostre imprese, e precisamente dal 58% delle grandi aziende, dal 12% delle Pmi e dal 16% delle PA. Con l'arrivo del Covid-19 e il conseguente lockdown in poche settimane il numero dei lavoratori e delle lavoratrici “smart” è passato dai 570.000 del 2019 a ben 8 milioni.
La mancanza poi del Salone del Mobile di Milano e di altre manifestazioni fieristiche di portata internazionale ha certamente spinto le aziende a trovare nelle risposte digitali una valida alternativa per le proprie attività.
Numerose sono state infatti in questi mesi le iniziative digitali da parte delle imprese e in particolare delle aziende del settore del mobile:
Molteni &C, il primo gruppo industriale del settore furniture di alta gamma, ha digitalizzato i processi attraverso diversi touch points digitali e a supporto della rete di vendita;
Lago, una delle principali aziende di arredamento Made in Italy, ha attivato una community digitale per negozi e clienti;
Quagliotti, tessitura italiana che esporta la qualità delle sue confezioni in tutto il mondo, a settembre inaugura la sua boutique sartoriale digitale;
Listone Giordano, brand di riferimento mondiale nel settore delle pavimentazioni in legno d’alta gamma, ha rinnovato completamente il suo sito web rendendolo un vero e proprio canale digitale in grado di migliorare l’esperienza dell’utente;
Laminam, azienda leader nel mercato globale delle lastre ceramiche di grande dimensione, ha scelto di presentare le sue nuove superfici in diretta streaming;
igus, azienda specializzata in motion plastics, ha illustrato oltre 100 novità in una fiera virtuale.
Anche il nostro portale Furnishing Idea ha pensato di proporre alle aziende “orfane” del Sicam, l'appuntamento immancabile di ottobre per il settore dei componenti, semilavorati e accessori per l’industria del mobile, nuove occasioni di incontro beneficiando dei nuovi strumenti di comunicazione digitale, servizi studiati per raggiungere una clientela mirata. Quest’anno infatti le videointerviste, che ogni anno si realizzavano durante la manifestazione di Pordenone, saranno condotte in modo innovativo, tramite l’utilizzo di software specifici per videointerviste. Queste consentiranno alle aziende di mostrare non solo i nuovi prodotti, ma anche le diverse fasi produttive, gli showroom interni all'azienda e trasmettere ai propri clienti e ai clienti potenziali i punti di forza che da sempre determinano il successo del Made in Italy. Il portale Furnishing Idea offre da sempre ottimi servizi per le aziende del settore che operano nella produzione e commercializzazione di componenti, semilavorati e accessori per l'industria del mobile garantendo, attraverso strumenti innovativi, di raggiungere con efficacia il proprio target.
Un discorso a parte merita l'incremento registrato in questi ultimi mesi dall'e-commerce. Lo scorso anno solo il 10% delle imprese italiane vendeva online i propri prodotti e solo il 44% degli italiani acquistava sul web rispetto al 68% degli europei. Durante il lockdown questo quadro è profondamente cambiato: secondo i dati Istat, nel mese di marzo l’e-commerce è cresciuto del 20% rispetto a marzo dello scorso anno, del 28,2% ad aprile ed ha subito un’ulteriore accelerazione anche in Fase 2, registrando a maggio un balzo del 41,7%. E le previsioni dell’e-commerce per il 2020 prevedono un saldo complessivo compreso tra il 35% e il 40% rispetto al 2019.
Al recente Design Summit Pambianco Interni, Gianluca Mollura, CEO e fondatore di Mohd, la piattaforma e-commerce italiana leader nel panorama mondiale del settore arredo di lusso e design, ha analizzato dal proprio osservatorio privilegiato come la crisi sanitaria abbia portato ad un’accelerazione dell’e-commerce anche nel mondo dell’arredo, soprattutto per le realtà che propongono al cliente un’offerta ampia di elementi e prodotti trasversali. Ciò nondimeno, l’equilibrio perfetto è sempre dato dalla multicanalità e dalla capacità di offrire servizi ed esperienze d’acquisto rilevanti. A lungo termine, Mollura prevede un'ulteriore crescita dell'e-commerce: “il consumatore effettuerà online sempre più acquisti anche nel segmento alto di gamma. Già oggi, spesso, la scelta del prodotto avviene online, anche se per l’acquisto a volte ci si reca direttamente in negozio. Il consumatore di design ha sempre meno tempo e voglia, però, di recarsi in negozio e di conseguenza sta acquisendo dimestichezza con l’online. Questo servizio andrà garantito altrimenti si perderanno clienti”.
Queste sono le sfide che le imprese sono chiamate ad affrontare: in questo modo la crisi provocata dal Covid-19 può diventare un'opportunità, un'occasione importante per avviare un'innovazione strategica da non sprecare.
In ottobre esce il Magazine #6 – 2020 realizzato da Furnishing Idea ancora più ricco di informazioni per potenziare una “comunicazione mirata”, disponibile in formato cartaceo e in versione digitale.
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