- 08/07/2015
- Economia e marketing
Nel 2014 Koelnmesse ha messo a segno risultati migliori rispetto alle previsioni, con un fatturato pari a 231,2 milioni di euro, otto in più rispetto a quanto previsto. Anche il disavanzo è stato meno importante di quanto preventivato, fermandosi a 3,3 milioni di euro contro i poco meno di venti previsti (da considerare che negli anni pari le fiere organizzate e ospitate da Koelnmesse Gmbh generano un fatturato inferiore rispetto agli anni dispari). “A conti fatti, nonostante il disavanzo, il 2014 è stato un esercizio formidabile”, ha commentato Gerald Böse, presidente del Comitato Direttivo, nel corso della conferenza stampa svoltasi a Colonia. “Siamo riusciti a mettere a segno risultati migliori delle previsioni grazie al crescente successo delle nostre iniziative in Germania e in tutto il mondo, che ci permettono di guardare al futuro con ottimismo e ponendosi obiettivi sempre più rilevanti”. E per il 2015 già si parla di anno record, con un fatturato che dovrebbe attestarsi sopra la soglia dei 300 milioni di euro. Un andamento che, se confermato nei prossimi anni, permetterà a Koelnmesse di arrivare a un avanzo complessivo superiore ai 50 milioni di euro che saranno interamente investiti delle attività della società. Un ottimismo che nasce dai numeri: nel 2014 agli 81 fra fiere e saloni che portano la firma di Koelnmesse (23 eventi propri, 26 eventi ospitati e 32 saloni all’estero) hanno partecipato oltre 34mila espositori da 96 Paesi e oltre 2,1 milioni di visitatori da 198 nazioni diverse. Innegabile che il buon andamento degli “appuntamenti leader” abbia contribuito fortemente a questi risultati. Secondo i dati forniti da Auma, la Federazione delle società fieristiche tedesche, nel 2014 il numero di visitatori ed espositori in rapporto alla superficie espositiva è cresciuto dell’uno per cento, contro il 6 per cento messo a segno da Colonia rispetto alle edizioni precendenti, che sale al 30 per cento (dato cumulate) se il confront si estende ai quattro anni precedenti. Una crescita che coinvolge saloni legati a settori moderni, come “dmexco” (digital marjeting) o “gamescom” (giochi e intrattenimento), che ben più tradizionali, quali imm cologne (mobile), Orgatec (arredi per ambienti di lavoro e contract), “Eisenwarenmesse” (ferramenta) o “Ism” (dolci e snacks), “Art Cologne” (arte), “h+h cologne” (hobby e creatività) o “Kind+Jugend” (bimbi). Un altro importante contributo al successo economico viene da Koelnmesse Ausstellungen GmbH, affiliata a cui afferiscono le fiere e rassegne che sono ospitate nel quartiere fieristico in riva al Reno: nel 2014 26 eventi hanno richiamato poco meno di 7.600 espositori e 390mila visitatori, per un fatturato di 15,6 milioni di euro, a dimostrazione di quanto Colonia e la sua fiera siano apprezzate dagli organizzatori di eventi di tutto il mondo. Ottimi risultati dalle rassegne organizzate in Cina, India, in Asia e nei Paesi del Golfo, elenco alla quale si aggiunge la Turchia, che ospita “AnuFood Eurasia”, e il mercato sudamericano. Nel 2014 è stata fondata una nuova filiale in Brasile, dove Koelnmesse organizza “AnuTec-International Foodtec Brazil” e il salone “UrbanTec Brasil”. Nel 2014 Koelnmesse ha avviato il “Piano d’investimento 3.0”, “… per mantenere anche in futuro la nostra leadership tra i quartieri fieristici”, ha spiegato il sindaco Roters. “3.0” perchè il piano di ammodernamento del quartiere fieristico si svilupperà in tre fasi: innanzitutto un ulteriore miglioramento della viabilità e dei parcheggi (un autosilo per 1.700 auto che sarà completato entro il giugno 2017), così da garantire collegamenti agevoli e veloci. Entro il maggio 2018 verrà costruito il nuovo padiglione “1plus” che, con i suoi 10mila metri quadrati di superficie disponibile, permetterà di far fronte alla temporanea diminuzione di spazi per gli interventi programmati in altri padiglioni. E a breve inizieranno i lavori per la realizzazione di “Confex”, un altro padiglione dedicato alle attività di “Conference & Exhibition” che sarà disponibile nel 2021, e del nuovo terminal d’accesso ai padiglioni Sud, il tutto per un investimento complessivo di oltre 200 milioni di euro. Come ha precisa Böse, “… tutto sarà realizzato con le nostre forze, perchè Koelnmesse è una delle poche società fieristiche tedesche in grado, sia in termini operativi che di investimento, di dare vita ai propri progetti senza dover ricorrere a finanziamenti da parte dei soci”. Koelnmesse, oltre al necessario finanziamento esterno, dispone di un importante capitale proprio che nel 2014, grazie anche a una posizione debitoria risolta, si aggirava a 106,8 milioni di euro, con un ragguardevole “indice d’indipendenza finanziaria” (42,1 per cento) e una buona solidità sul versante patrimoniale, grazie anche al positivo flusso di cassa generato dalle operazioni correnti.