- 25/09/2024
- Economia e marketing
Il settore delle tecnologie per la lavorazione del legno e l’industria del mobile vede proseguire, anche per il secondo trimestre 2024, la lunga stagione di contrazione degli ordini che dura ormai da ben nove trimestri. Bisogna dire che questa situazione è certamente la conseguenza da un lato dell’elevata crescita messa a segno dal settore e dalla economia in generale nel biennio post Covid e dall'altro è determinata dallo scenario internazionale altamente instabile.
Secondo trimestre 2024: una contrazione del 2,8%
Secondo i dati relativi al periodo aprile-giugno 2024 dell'indagine trimestrale realizzata dall’Ufficio studi Acimall, l’associazione che riunisce i costruttori italiani di tecnologie per il legno e l'industria del mobile, si registra una contrazione complessiva degli ordini del 2,8 per cento rispetto allo stesso periodo 2023. Gli ordini dall’estero rimangono invariati, mentre gli ordini interni segnano un ulteriore calo del 5,9 per cento rispetto a dodici mesi fa. Il portafoglio ordini scende a 2,9 mesi di produzione assicurata; i prezzi dal primo gennaio 2024 sono aumentati dello 0,9 per cento.
Dario Corbetta, direttore di Acimall, commenta così questi dati: “Non bisogna abbandonarsi a facili pessimismi, perché i valori continuano a mantenersi a livelli importanti. Di certo lo scenario internazionale non induce le imprese verso un sentimento di ottimismo che permetta di riportare tutti a una concreta attenzione verso gli investimenti in beni strumentali, ma il Made in Italy settoriale continua a essere una delle eccellenze dell’offerta nazionale”.
Sentiment delle aziende intervistate: cauto ottimismo
L’indagine qualitativa rivela che il 45 per cento delle aziende intervistate, che appartengono a un campione rappresentativo dell’intero settore delle tecnologie per il legno e l'industria del mobile, prevede una sostanziale stabilità della produzione, mentre il 50 per cento si aspetta una ulteriore diminuzione e solo il 5 per cento propende per una crescita. In tema di occupazione l’80 per cento degli intervistati si dichiarano a favore della stabilità, mentre il restante 20 per cento si attende una contrazione. Giacenze stabili per il 55 per cento degli intervistati, in aumento per il 20 per cento e in diminuzione per il restante 25 per cento.
Indagine previsionale: maggiore ottimismo per i mercati esteri
Questa atmosfera di cauto ottimismo è confermata dai dati relativi all'indagine previsionale: per quanto riguarda il mercato interno il 50 per cento del campione propende per un futuro a medio e breve termine sostanzialmente stabile, il 5 per cento immagina un momento di crescita e il 45 per cento si aspetta una fase di decrescita. Stesse opinioni ritroviamo anche a proposito del mercato estero: il 50 per cento crede in un andamento stabile, la situazione peggiorerà per il 35 per cento degli intervistati e il 15 per cento conta sul fatto che la domanda dal resto del mondo possa farsi più sostenuta. In questo caso riscontriamo un 10 per cento di “maggiore ottimismo” sul versante estero rispetto al mercato interno.
Nella foto, robot Bravo 2 di Superfici, brand di SCM Group.