La 59ª edizione di Marmomac, in programma a Verona dal 23 al 26 settembre 2025, si conferma il principale evento internazionale dedicato al settore lapideo in cui l’Italia continua a rafforzare la propria leadership a livello mondiale, mantenendosi nella top 3 di tutte le categorie della filiera, con il primato assoluto nel settore macchinari e tecnologie.
Con oltre 1.400 espositori provenienti da più di 50 Paesi e una community globale composta di oltre 50.000 operatori e professionisti da 150 Nazioni, secondo i dati 2024, la manifestazione consolida il proprio ruolo di piattaforma strategica per il settore, punto di incontro tra imprese, progettisti, istituzioni e operatori da tutto il mondo.
“Marmomac è molto più di una fiera: è il palcoscenico internazionale dove la pietra naturale diventa business, cultura, innovazione e relazioni – commenta il presidente Federico Bricolo –. Veronafiere si conferma capitale mondiale del settore tecno-lapideo, con un evento strategico per uno dei comparti di eccellenza del Made in Italy. Un risultato reso possibile grazie a un progetto di sistema che coinvolge imprese, distretti produttivi, istituzioni e associazioni come i ministeri del Made in Italy e degli Affari esteri, ICE-Agenzia e Confindustria Marmomacchine”.

Materia, tecnologia e cultura
Protagoniste dell'edizione 2025 di Marmomac materia, tecnologia e cultura, tre ambiti che avranno la loro vetrina in 12 padiglioni fieristici e 8 aree espositive esterne, a cui si aggiunge, novità di quest'anno, il Padiglione Antolini®, allestito nelle due navate centrali delle Gallerie Mercatali.
Prima protagonista la materia: qui la pietra viene raccontata nelle sue molteplici vite, dal blocco grezzo all’opera finita, valorizzando le identità territoriali, i distretti produttivi e il sapere che accompagna il processo di trasformazione. Quest’anno Marmomac ha scelto, inoltre, di celebrare la pietra e la sua bellezza naturale con un programma di proiezioni giornaliere de “Il Capo”, di Yuri Ancarani, interamente girato in una cava di marmo.
Metà dell’area espositiva della manifestazione presenterà il know-how artigiano, le ultime tecnologie e i macchinari più avanzati di tutta la filiera della produzione litica internazionale.
Infine la cultura cui è dedicata un’intera sezione, legata al design e alle visioni progettuali, osservatorio privilegiato di nuove estetiche, linguaggi e approcci contemporanei al progetto litico.

Cuore culturale di Marmomac 2025
All’interno del padiglione 10, The Plus Theatre, cuore culturale della manifestazione, vedrà un programma di talk, lectio, workshop e quattro mostre tematiche dedicate all’universo lapideo.
Lo spazio diretto da Giorgio Canale si conferma crocevia della sperimentazione e del dialogo tra pietra naturale, progetto e visioni future. La mostra “Fabula Litica: La Foresta Incantata” a cura di Giuseppe Fallacara, vede il coinvolgimento di oltre 15 università, nazionali e internazionali e istituti di ricerca; Carlo Trevisani e Silvia Dandini per ADI, con la mostra “ADI – Verticalità Modulari” continuano l’indagine sui linguaggi compositivi della pietra. Inoltre la mostra, a cura di Giorgio Canale, “Stone Next”, è dedicata alle tecnologie, ai macchinari e agli strumenti più innovativi per l’elaborazione della pietra mentre “Epiphanies” di Raffaello Galiotto celebra l'ingegno attraverso l’innovazione meccanica e tecnologica.
Per quanto riguarda i talk, Marmomac Academy, dal 1998 punto di riferimento per l’aggiornamento professionale e il dialogo multidisciplinare, propone ogni anno un ricco programma internazionale che approfondisce temi legati alla selezione e all’uso della pietra naturale, al design e alle tecniche di lavorazione più avanzate.

