
- 20/06/2025
- Economia e marketing
I dati del primo trimestre 2025 per la filiera legno-arredo risultano in linea con l’andamento dello stesso periodo dello scorso anno, registrando un -0,7% complessivo, senza differenze sostanziali tra il mercato nazionale (-0,5%), che pesa poco meno del 56%, e l’export (-1%). “Dati che potremmo definire confortanti, - afferma il Presidente di FederlegnoArredo, Claudio Feltrin - stante la situazione internazionale e le ricadute che le scelte Oltreoceano stanno avendo sulle nostre imprese”.
Secondo il Monitor realizzato dal Centro studi di FederlegnoArredo su un campione di circa 400 aziende che nel primo trimestre 2025 hanno realizzato vendite per oltre 2,2 miliardi di euro, il macrosistema arredamento, che rappresenta oltre il 60% delle vendite totali, chiude il primo trimestre 2025 con un -2%, determinato sia dalle esportazioni (-2,4%) che dal mercato interno ( -1,7%). Leggermente migliore l’andamento del macrosistema legno: +1,9% il totale, +1,3% mercato interno e +3,2% l'export.
La difficoltà di fare previsioni
L'indagine di FederlegnoArredo ha voluto chiedere agli associati di azzardare anche una previsione per tutto il 2025 per comprendere il sentiment del settore in un momento dettato dall'incertezza. Feltrin ha spiegato che chi ha provato a quantificare la chiusura d’anno l’ha rivista al ribasso, rispetto alla precedente rilevazione, seppur mantenendo una chiusura d’anno positiva, guidata più dalle esportazioni che dal mercato interno (+2,8%).
Le previsioni a inizio 2025 individuavano, per la filiera, una chiusura d’anno a +6,4%, mentre adesso la percentuale è scesa a +4,7%; per il mercato interno si passa dal +4,7% al +2,8%, mentre per l’export dal +8,7 % al +7,1%. Nel macrosistema arredamento, particolarmente votato all’export, le previsioni del segmento passano dal +8,8% di inizio anno al 6,5% attuale.
“Più che previsioni – sostiene Feltrin - tenderei a definirle speranze, consapevoli che, data la velocità con cui cambiano gli scenari geopolitici e con quale forza impattano da un giorno all’altro nel business delle aziende, sono sempre più spesso letture ‘di breve respiro’”.
L'incertezza domina il futuro
Altro tema estremamente attuale è quello dei dazi. Secondo il Monitor di FederlegnoArredo, poco meno della metà delle aziende che hanno risposto ritiene di poter subire un impatto e di questi circa la metà lo quantifica in un 5%; il 26% ritiene invece che avrà un impatto che può arrivare fino al 10%, e il restante 25%, dichiara oltre il 10%. C’è però anche chi non è in grado di fare nessun tipo di previsione.
“È questo il dato a mio avviso più preoccupante - conclude Feltrin - che testimonia lo stato di confusione e totale incertezza che ha immobilizzato molte aziende, nell’attesa di avere un quadro stabile e decidere le strategie future, a partire dall’apertura verso nuovi mercati o la scoperta di potenziali”.
Uno spiraglio di ottimismo arriva dai dati della produzione industriale di aprile che vedono l’industria del mobile segnare un +7,1% rispetto aprile 2024 e l'industria del legno un +2,7%, mentre l’andamento generale della manifattura è stazionario (-0,1%).